Parmigiano Reggiano Lunga Stagionatura
Gio'Z Delicatessen
Le nostre uniche e peculiari stagionature di Parmigiano Reggiano non vanno solo degustate, ed è nelle preparazioni culinarie che le diverse maturazioni di Giovanni Minelli si realizzano, conferendo una precisa identità ai piatti. È per questo motivo che sono di casa nelle cucine dei migliori e più premiati Chef.
Di fondamentale importanza è la conoscenza del prodotto: ogni stagionatura conferisce al piatto note e valori diversi, per ottenere un perfetto equilibrio ed è necessario considerare come pochi grammi delle stagionature più giovani conferiscano sapori ed intensità differenti.
Mai paragonare le stagionature: sono tutte diverse ma ciascuna ha le proprie caratteristiche. Da 72 mesi in poi si parla di formaggio da meditazione, più complesso e strutturato nel gusto e nei sentori. A questi livelli di stagionatura l’utilizzo in cucina è limitato alla carne – in battute crude, carpacci o in accompagnamento alla bresaola o con il lardo stagionato.
Le alte stagionature, quando grattugiate, vanno sapientemente dosate per accompagnare le pietanze e mantenere l’equilibrio per il quale sono state create. Ogni stagionatura ha una singolare, propria e diversa identità, mai in conflitto con le altre: pur essendo tutte diverse sono tutte ugualmente piacevoli, coinvolgenti, mai estreme, mai eccessive al palato.
Tutte danno sempre grande soddisfazione e i loro incredibili aromi fanno viaggiare nel tempo e nella memoria, ricordando sapori ancestrali. Il colore del Parmigiano Reggiano stagionato è importante, già il 36 mesi di Giovanni Minelli presenta un bel colore giallo, caldo e vivo che arriva direttamente dall’alimentazione di prima qualità che offriamo alle nostre Frisone Italiane che si nutrono esclusivamente di foraggi prodotti su terreni di nostra proprietà.
L’erba trasmette tutti i suoi valori nutrizionali, anche i colori naturali dei fiori e delle erbe spontanee, mantenendole vive nell’alimentazione della mucca, passando per il latte e arrivando fino al formaggio. Il sentore di burro d’alpeggio di alcune stagionature si ritrova anche nel tono di giallo del Parmigiano Reggiano di Giovanni Minelli, e arriva veramente dagli alpeggi del nostro Appennino.
L’intensità del colore cresce con il prolungarsi delle stagionature, si intensifica anche nelle croste che da giallo vivo nel 36 mesi passano all’arancione, o al giallo scuro, anche al rossiccio nelle stagionature più importanti. Parallelamente, anche la granulosità del Parmigiano Reggiano aumenta per merito dei cristalli di tirosina, frutto delle fermentazioni prolungate mentre le proteine a catena lunga si scompongono durante la fermentazione tipica di questa stagionatura.
Nella sua tradizionale e antica sapienza, il Parmigiano Reggiano è l’incomparabile dono di genuinità e pazienza.
Scopri le stagionature:
Il parmigiano reggiano stagionato 36 mesi dopo l’iniziale sentore di erba fresca raggiunge la pienezza aromatica del fieno, virando su note leggermente più decise e intense.
Anche l’iniziale percezione di burro fresco si avvicina a quella del burro d’alpeggio, più intenso e pieno. Gli aromi fruttati crescono, insieme a quelli lattici.
È un Parmigiano Reggiano molto piacevole, dalla grana più decisa e dà molta soddisfazione all’assaggio anche ai grandi appassionati del formaggio fresco; si può definire una stagionatura che mette tutti d’accordo.
In cucina è versatile e semplice, ma può essere apprezzato con un vino più importante, sia che si tratti di bollicine che di scelte ferme.
La stagionatura gioca a favore della dolcezza, conferendo al prodotto così maturato una piacevole rotondità e pienezza delle note degustative.
Il parmigiano reggiano stagionato 48 mesi è la prima soglia delle stagionature più importanti, perché il tempo trascorso a maturare lavora su tutti gli aromi lattici, il sentore di burro si trasforma in quello del burro fuso, quindi più intenso, mentre il profumo di fieno diventa quello del fieno secco, così piacevolmente estivo.
Si rivelano note aromatiche di frutta secca, come mandorla, noce e nocciola. L’equilibrio è assoluto, sempre stabile sul dolce, non risultando mai piccante e certamente mai amaro.
Assoluta piacevolezza e intenso crunch al morso, mantengono questo Parmigiano Reggiano sempre piacevole in bocca. Anche questa stagionatura ha utilizzo universale, è perfetta da aperitivo, come snack o grattugiato, ma consente maggiore creatività di accostamento in cucina: si può osare di più nei piatti, utilizzandola per risotti, zuppe e polenta.
È ideale per preparare tortellini, pasta ripiena in genere, lasagne, passatelli.
Il parmigiano reggiano stagionato 60 mesi dopo l’iniziale sentore di erba fresca raggiunge la pienezza aromatica del fieno, virando su note leggermente più decise e intense.
Anche l’iniziale percezione di burro fresco si avvicina a quella del burro d’alpeggio, più intenso e pieno. Gli aromi fruttati crescono, insieme a quelli lattici.
È un Parmigiano Reggiano molto piacevole, dalla grana più decisa e dà molta soddisfazione all’assaggio anche ai grandi appassionati del formaggio fresco; si può definire una stagionatura che mette tutti d’accordo.
In cucina è versatile e semplice, ma può essere apprezzato con un vino più importante, sia che si tratti di bollicine che di scelte ferme.
La stagionatura gioca a favore della dolcezza, conferendo al prodotto così maturato una piacevole rotondità e pienezza delle note degustative.
La stagionatura del parmigiano reggiano 84 mesi propone inedite note aromatiche di frutta secca molto vicine a quelle speziate.
Il Parmigiano Reggiano di Giovanni Minelli si definisce da meditazione nelle stagionature a partire dagli 84 mesi.
Pur restando molto interessante nelle preparazioni culinarie, grazie alla maggiore persistenza, questa stagionatura è interessantissima e di indubbia originalità negli abbinamenti a vini liquorosi, come passito di Pantelleria, marsala, da meditazione e il Porto.
In questa importante ed elegantissima stagionatura, Giovanni Minelli coniuga le note tostate più rare e peculiari a quelle speziate e singolari.
Si affermano e trionfano i sentori di umami e si rivelano gli aromi più caratterizzanti come fave di cacao, cuoio e tabacco.
Questa maturazione è particolarmente adatta alla raffinata degustazione con vini a lunghissimo affinamento come Amaroni ventennali, vini Francesi da uvaggi bianchi e spirits di alto livello come whiskey e rhum.